Cosa sono le fasi di detenzione?
Le fasi di detenzione implicano che i detenuti, verso la fine della loro detenzione, possano gradualmente ottenere maggiori libertà. Questa fase precede la scarcerazione condizionale (VC), se applicabile. Questa “fase” avviene in pratica trasferendo i detenuti da un istituto chiuso a un istituto con un livello di sicurezza inferiore. Se lei, in quanto detenuto, soddisfa tutte le condizioni legali, può essere collocato gradualmente in un istituto a sicurezza limitata (BBI) e in un istituto a sicurezza molto limitata (ZBBI). Nel linguaggio comune, il BBI è anche chiamato il “campo semiaperto”. Lo ZBBI è anche chiamato il “campo aperto”. Oltre al permesso in orari fissi (il cosiddetto permesso legato al regime), in questi istituti si applicano regole meno severe rispetto a una prigione “normale”, ad esempio sull’uso di un telefono cellulare.
Quali sono le condizioni per le fasi di detenzione?
Il funzionario addetto alla selezione decide non solo il suo collocamento e trasferimento da e verso un PI (istituto penitenziario), ma anche le sue fasi di detenzione. Per poter beneficiare delle fasi di detenzione in quanto detenuto, deve soddisfare una serie di condizioni. Innanzitutto, deve essere sempre stato promosso al programma plus. Inoltre, deve rappresentare solo un rischio di fuga e sociale limitato e il suo indirizzo di permesso deve essere approvato.
Da quale momento può iniziare con le fasi di detenzione?
In quanto detenuto, può essere collocato in un BBI se la sua pena residua è al massimo di diciotto mesi. Per il collocamento in uno ZBBI, deve essere stata inflitta una pena detentiva di almeno sei mesi, di cui deve aver scontato almeno la metà (o aver trascorso in custodia cautelare). Inoltre, deve avere una pena residua “lorda” compresa tra le sei settimane e i sei mesi.
Può chiedere lei stesso al funzionario addetto alla selezione le fasi di detenzione?
In quanto detenuto, ha il diritto di chiedere al funzionario addetto alla selezione di partecipare alle fasi di detenzione. Deve quindi presentare una cosiddetta richiesta “motivata”. Deve quindi essere in grado di motivare bene perché dovrebbe beneficiare delle fasi di detenzione. Se il funzionario addetto alla selezione respinge la sua richiesta di fasi di detenzione, può presentare ricorso contro questa decisione presso l’RSJ. I nostri avvocati hanno esperienza in queste procedure di ricorso e sanno come tutelare al meglio i suoi interessi. Se desidera presentare ricorso all’RSJ, può sempre contattarci senza impegno.
Può presentare opposizione o ricorso contro la cessazione delle sue fasi di detenzione da parte del funzionario addetto alla selezione?
Il funzionario addetto alla selezione può decidere di porre fine alle sue fasi di detenzione. Se non è d’accordo con questa decisione, può presentare un’opposizione entro sette giorni. La legge richiede che lei motivi questa opposizione con argomenti. Il funzionario addetto alla selezione prenderà quindi una nuova decisione sulla sua opposizione. Se l’esito della sua procedura di opposizione non porta al risultato desiderato, può presentare ricorso all’RSJ. I nostri avvocati esperti possono assisterla in queste procedure.
Perché è consigliabile rivolgersi a un avvocato in caso di decisione relativa alle sue fasi di detenzione?
La legge pone requisiti legali sia al ricorso che all’opposizione. Ad esempio, dovrà motivare bene perché non è d’accordo con la decisione relativa alle sue fasi di detenzione. Inoltre, deve tenere conto di un termine legale di sette giorni. Se non è d’accordo con una decisione relativa alle sue fasi di detenzione, è consigliabile contattare al più presto uno dei nostri specialisti. Un avvocato penalista esperto può consigliarla sulle possibilità. Inoltre, la aiutiamo a presentare un’opposizione o un ricorso. Grazie a anni di esperienza, i nostri avvocati sanno come aumentare notevolmente le sue possibilità di successo in queste procedure. Ci contatti senza impegno.