Eric A. (50) non riceverà una nuova condanna per aver vandalizzato il memoriale di Nicky Verstappen. L'uomo ha lanciato pietre contro il monumento sulla Brunssummerheide il 5 aprile 2019.
L'uomo di Heerlen è stato arrestato anche nel 2007 e nel 2012 per aver vandalizzato il monumento.
In passato, Eric ha anche affermato di avere a che fare con la morte di Nicky Verstappen, ma all'epoca il tribunale ha liquidato questa storia come aria fritta. Dopotutto, l'uomo di Heerlen aveva lottato per anni con disturbi psicologici ed era stato costretto a entrare in una clinica psichiatrica diverse volte, a causa di un disturbo schizofrenico e di psicosi.
L'uomo sta assumendo farmaci per controllare il suo disturbo. "Da quella siringa ho avuto pensieri omicidi", dice Eric ripensando all'aprile 2019. "Ero arrabbiato a causa di quella siringa. Ma non mi aspettavo che il piccolo monumento si sarebbe rotto se ci avessi tirato delle pietre". Nel frattempo, si dice che le cose stiano andando molto meglio per Eric, che si trova in un programma di vita assistita.
"Capisce che questo è molto triste per i genitori di Nicky Verstappen?", gli ha ricordato il giudice martedì. "Sì, ma molti bambini muoiono. Non hanno un monumento".
A causa del suo disturbo, Eric conosce a malapena l'empatia, il che spiegherebbe in parte le sue azioni e il suo pensiero. "Si tratta di un sospetto molto vulnerabile, che difficilmente può essere incolpato", ha detto martedì l'avvocato Sjanneke de Crom. "Il signore è conosciuto all'interno del sistema di salute mentale dal 1994". La giustizia ha chiesto di non pronunciare alcuna sentenza per lo stesso motivo, a parte i tre giorni che Eric ha già trascorso in detenzione preventiva. Il giudice ha accettato.
Da quando è stato distrutto il monumento nell'aprile 2019, sono successe delle cose nel caso Nicky Verstappen. Jos Brech è stato condannato a 12,5 anni di carcere nel novembre 2020 e ha immediatamente presentato appello. La prima udienza di appello deve ancora svolgersi.
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